“Da subito abbiamo apprezzato l’attenzione del governo nei confronti del mondo della cultura, con un decreto che, unitamente ai beni culturali e al turismo, ha interessato le fondazioni lirico sinfoniche e la produzione cinematografica e audiovisiva, ma allo stesso tempo evidenziamo l’assenza di interventi per gli altri comparti dello spettacolo”. Così Carlo Fontana, presidente dell’Agis, commenta l’approvazione ieri al Senato del decreto Cultura, convertito in legge.
“Parlo di settori come le sale di spettacolo cinematografico e teatrale, teatro, danza, circo e spettacolo viaggiante, musica colta e popolare contemporanea, che non sono certamente residuali né dal punto di vista occupazionale e imprenditoriale né del ruolo svolto in termini di aggregazione, socializzazione e qualità della vita dei territori” continua Fontana che non dimentica il positivo inserimento di una specifica norma per l’esercizio cinematografico, il tax credit per la ristrutturazione delle piccole sale, “ma con una copertura finanziaria purtroppo inadeguata”. Per quanto riguarda lo spettacolo dal vivo il presidente dell’Agis ricorda la riforma, a livello di decreto ministeriale, in vigore dal 2015, “che ha previsto scelte importanti, ad oggi tuttavia non corredate di risorse nazionali necessarie, dirette ed indirette, a fronte di una grave crisi della finanza locale”.
Sull’iter del decreto Cultura, il presidente dell’Agis ricorda le molte proposte riguardanti la gestione delle imprese di spettacolo evidenziate da molti emendamenti, dichiarati “estranei” al provvedimento, e da molti ordini del giorno della Camera e del Senato. Hanno riguardato, per le sale cinematografiche, la trasformazione in credito d’imposta dei contributi in conto capitale ed interessi e, per lo spettacolo dal vivo, una serie di indicazioni riguardanti l’abolizione del servizio dei Vigili del fuoco, l’istituzione del tax credit per lo spettacolo dal vivo, gli obblighi formativi del personale di concerti live, la circolazione dei trasporti eccezionali di veicoli del settore, il collegamento tra turismo e parchi di divertimento ed altre norme agevolative degli adempimenti di gestione delle imprese di spettacolo.
Fontana ha chiesto al ministro Dario Franceschini un incontro urgente a livello tecnico, presso il Mibact, per approfondire tutte le possibili norme agevolative per le piccole e medie imprese dell’esercizio cinematografico e dello spettacolo dal vivo.
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