«Cosa è buono? Cosa è brutto? Ciò è vero o ciò appare? Non lasciatevi ingannare!». Per “favole&TAmburi”, la rassegna per famiglie, mercoledì 6 gennaio 2016, alle ore 18 al TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda ai Tamburi, va in scena “La storia di Hansel e Gretel”, liberamente tratto dalla fiaba omonima dei fratelli Grimm, drammaturgia Katia Scarimbolo, scene luci e regia Michelangelo Campanale, con Catia Caramia, Marianna Di Muro, Paolo Gubello e Luigi Tagliente, costumi Cristina Bari, assistente di produzione Sandra Novellino, tecnico luci Vito Marra, produzione Crest. Biglietto unico 6 euro. Info: 099.4707948.
Nella regione tedesca dello Spessart esiste ancora una fitta foresta, difficile da attraversare con i suoi pochi e aspri sentieri, resi ancora più difficoltosi da giganteschi e ombrosi pini e faggi, i cui rami intralciano il cammino. Per i contadini della zona è “il bosco della strega”, per via di un rudere con i suoi quattro forni e della storia di una donna bellissima che, con i suoi dolci magici, catturava quanti, perdendosi nel bosco, arrivavano nei pressi della sua casa.
In tempi di recessione economica, raccontare ai bimbi della società dei consumi una favola che prende avvio proprio dalla prosastica difficoltà di un padre e di una madre a sfamare i figli può non essere un esercizio di stile. Del resto, le favole non lo sono mai. Quali ansie d’abbandono, paura di non vedere soddisfatti i propri bisogni, quali fantasmi prendono corpo in bambini che sentono minacciata la propria avidità di benessere? Uno spettacolo sospeso tra realtà e favola, perché i bambini imparino a dare valore alle cose e soprattutto alla loro capacità di discernere e conquistarle, a superare la dipendenza passiva, quella dai genitori e quella… dall’abbondanza.
Bissando il successo del 2009, “La storia di Hansel e Gretel” ha vinto, lo scorso 12 luglio, il Premio “L’uccellino azzurro 2015”, riconoscimento speciale per i 20 anni del festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta, confermandosi una delle migliori produzioni di teatro ragazzi italiano. Nato nell’ambito del progetto Teatri Abitati sulle tavole di un teatro lontano chilometri da casa (il comunale di Torre Santa Susanna), negli ultimi mesi dei trent’anni di lavoro teatrale da nomadi della compagnia tarantina Crest, lo spettacolo ha debuttato il 23 maggio 2009, al Kismet di Bari, alla dodicesima edizione del “Maggio all’Infanzia”. Nei successivi sei anni, ha girato l’intera penisola, senza sosta (oltre 300 repliche), con immutato entusiasmo e successo.
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