Un maggior numero di controlli che si è tradotto in un aumento delle violazioni accertate e delle sanzioni irrogate.
È questo, in sintesi, il bilancio, nei primi tre mesi del 2016, dell’attività del personale ispettivo del Ministero del Lavoro con riferimento alle attività di allestimento e disallestimento di strutture fisse e mobili realizzate in occasione di spettacoli, mostre, manifestazioni fieristiche ed eventi culturali.
In linea con l’attenzione costante riservata a questo settore, la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva ha dato impulso ad una specifica campagna di vigilanza anche per il 2016, al fine di presidiare un comparto a rischio sia per il possibile ricorso a fenomeni di lavoro irregolare che per l’incidenza di infortuni.
Le verifiche sono sottoposte a monitoraggio trimestrale e, per quanto riguarda i primi tre mesi dell’anno in corso, evidenziano una più capillare presenza degli ispettori. Il maggior numero dei controlli ha dato luogo, in termini assoluti, ad un maggior numero di violazioni accertate e di sanzioni irrogate, anche se, in termini percentuali, delinea un quadro non particolarmente difforme rispetto al passato.
Nel periodo gennaio-marzo sono state infatti ispezionate 141 imprese (contro le 74 del 2015). I lavoratori interessati dalle ispezioni sono stati 469 (184 nel 2015) di cui 92 irregolari (nel 2015 sono stati 40). Le irregolarità riscontrate nei primi mesi del 2016 non si discostano percentualmente da quelle del precedente anno (35% di imprese irregolari nel 2015 e 37% nel 2016), salvo per quanto riguarda il numero dei lavoratori “in nero”, che nel 2015 sono stati il 18% dei lavoratori occupati mentre nel primo trimestre 2016 il 9%.
Raddoppiano, tuttavia, i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale (7 nel 2015 e 14 nel 2016), quasi tutti revocati a seguito della regolarizzazione delle violazioni accertate. Anche le prescrizioni in materia di salute e sicurezza sono pressoché raddoppiate (8 nel 2015, 15 nel 2016). Salgono, conseguentemente, gli importi delle sanzioni (20.984 euro a seguito di prescrizione in materia di salute e sicurezza, 71.589 euro per sanzioni amministrative) ed il recupero contributivo (16.219 euro).
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