Pronti i disciplinari per gli operatori della cultura, spettacolo e alberghi
Una struttura modulare e facilmente verificabile, con l’obiettivo di garantire solidità al network Puglia Loves Family.
La giunta regionale ha ufficializzato i due disciplinari che regolamentano l’acquisizione del marchio per musei, luoghi culturali e dello spettacolo e per il comparto alberghiero.
Il progetto è stato presentato questo pomeriggio dall’assessore allo Sviluppo Economico e Turismo, Loredana Capone, dall’assessore al Welfare Salvatore Negro e dalla dirigente della sezione Promozione della Salute, Francesca Zampano.
Con la presentazione di questi protocolli diamo concretezza al progetto di sostegno alle famiglie a 360°, non solo in campo sociale e sanitario, ma anche su un aspetto importante sul piano commerciale e culturale. L’intesa raggiunta con gli operatori culturali e commerciali prevede che chi esponga il nostro marchio possa offrire agevolazioni importanti alle famiglie”.
Così si è espresso l’assessore al Welfare, Salvatore Negro in apertura dei lavori.
L’assessore allo Sviluppo Economico e Turismo, Loredana Capone invece ha sottolineato come “la Puglia si specializza sempre più nell’offrire servizi sempre più accoglienti e un’accoglienza sempre più tendente verso un’esperienza, in questo caso un esperienza come quella della famiglia. Il turismo della famiglia è un turismo che spende, è un turismo che vuole vivere il territorio, che vuole conoscere i luoghi, che cerca identità, autenticità. Ed è un turismo che chiede servizi, per cui ci vuole un confronto proficuo tra operatori economici: quelli delle strutture ricettive, quelli della ristorazione, tutti quelli che si propongono per l’accoglienza con la Regione e i Comuni. Una grande intesa per generare un turismo migliore e servizi più accoglienti”.
L’assessore Capone ha poi fatto riferimento anche ai servizi dello spettacolo e culturali come i cinema, i teatri e gli spazi espositivi e museali che potranno usufruire del “bollino” Puglia Loves Family.
Il target di riferimento al quale il network Puglia Loves Family vuole puntare sono le famiglie, anche monogenitoriali, con almeno un minore fino ai 14 anni. Il disciplinare per la macrocategoria della ricettività turistica si articola in 6 aree, ognuna delle quali presenta un numero di indicatori per un totale di 20 obbligatori e 25 facoltativi.
Le aree di qualità individuate per questa categoria sono:
- Tariffa
- Accoglienza
- Spazi
- Ristorazione
- Attività per bambini e famiglie
- Valutazione
Per l’assegnazione del marchio Puglia Loves Family le strutture ricettive devono possedere i 20 requisiti obbligatori previsti nelle aree di qualità e almeno 5 fra i requisiti facoltativi.
Tra i requisiti obbligatori per le strutture alberghiere ci sono, ad esempio, ingressi ed ascensori accessibili con i passeggini, gli adattatori per water e i riduttori vasca o vaschetta per bagno, gli scaldabiberon e gli omogeneizzati.
Elementi spesso già presenti nelle strutture pugliesi, ma non adeguatamente valorizzati. Tra i requisiti facoltativi invece, entrare a far parte del network di Puglia Loves Family vuol dire, sempre a titolo esemplificativo, avere la disponibilità di tavoli con i paraspigoli, l’acqua gratuita ai pasti per i bambini, angoli lettura dedicati ai bambini negli spazi comuni e pannolini di emergenza.
Il disciplinare dedicato alle organizzazioni, pubbliche e private, che operano nel settore della cultura e dello spettacolo si articola in 5 aree, ognuna delle quali presenta un numero di indicatori divisi in 12 obbligatori e 9 facoltativi (tre dei quali devono essere segnalati nella domanda di adesione).
Le aree di qualità individuate per questa macrocategoria sono:
- Tariffa
- Accoglienza
- Spazi
- Offerta/Contenuti
- Valutazione
Musei, biblioteche, cinema, teatri o anche eventi temporanei che volessero aderire al network Puglia Loves Family e ottenere il marchio di qualità family friendly, dovranno dimostrare in maniera obbligatoria, ad esempio, di avere tariffe dedicate alle famiglie, un’area dedicata di parcheggio per i passeggini e fasciatoi in una zona accesivile sia alle mamme che ai papà.
Tra i requisiti facoltativi invece c’è l’organizzazione di laboratori esperienziali dove i bambini anche insieme ai genitori, possano fare nuove esperienze di tipo ludico-artistico.
L’assegnazione del marchio avviene con determinazione dirigenziale della Sezione della Promozione della Salute e del Benessere dell’assessorato al Welfare della Regione Puglia, previa valutazione positiva sul possesso dei requisiti, effettuata da parte della commissione interna, sia con un controllo documentale che con rilievi diretti nella struttura.
L’assegnazione del marchio consente al beneficiario di:
- entrare a far parte del network Puglia Loves Family:
- essere iscritto nell’elenco degli operatori “amici delle famiglie” all’interno del portale regionale;
- ricevere il kit di riconoscimento ed esporre il marchio;
- ricevere il materiale informativo;
- usufruire dei vantaggi promossi da Regione Puglia nei confronti dei titolari del marchio.
Per aderire al network è necessario presentare domanda:
- in formato cartaceo per posta raccomandata al seguente indirizzo: Regione Puglia – Sezione Promozione della Salute del Benessere – Via Gentile, 52 – Blocco E Piano I – 70126 Bari;
- tramite consegna a mani nella Segreteria della Sezione Promozione della Salute e del Benessere sita al medesimo indirizzo negli orari di ufficio;
- via PEC all’indirizzo ufficio.garantedigenere@pec.rupar.puglia.it
La domanda deve essere corredata dai seguenti allegati:
- Breve relazione circa le motivazioni della richiesta del Marchio;
- Domanda di candidatura secondo il format reperibile sul sito family.regione.puglia.it;
- Disciplinare compilato in tutte le sue parti;
- Copia del documento d’identità;
- Documentazione comprovante il possesso dei requisiti (report fotografico, brochure informativa, depliant, ecc.)
La presentazione della domanda non è soggetta a scadenza temporale.
La verifica del mantenimento e del miglioramento dei requisiti da parte delle strutture sarà operata ogni due anni dalla commissione dell’assessorato al Welfare della Regione Puglia.
Senza commenti