Il Fisco sta monitorando i contribuenti che hanno usufruito del regime agevolato dei minimi, previsto dal DL 98/2011 dal 1° gennaio 2012 per l’avvio di nuove imprese. Sono già numerose le lettere di accertamento inviate dall’Agenzia delle Entrate e fondate sull’ipotesi della presunta prosecuzione della stessa attività svolta in precedenza.

Il regime dei minimi, abrogato nel 2016, consisteva nell’applicazione di un’imposta sostitutiva sui redditi e delle addizionali regionali e comunali pari al 5%, oltre che l’esenzione di diversi obblighi fiscali. Per accedervi era necessario che la nuova attività da esercitare non costituisse mera prosecuzione di altra attività svolta in precedenza sotto forma di lavoro dipendente o autonomo e che non fosse stata esercitata, nei tre anni precedenti l’inizio dell’attività, altra attività artistica, professionale o di impresa. Il regime agevolato cessava l’anno successivo a quello in cui veniva meno una di queste condizioni.

ll Fisco, quindi, sta incrociando i dati disponibili in anagrafe tributaria e, una volta verificata la carenza del requisito normativo, procede con l’emissione di un avviso di accertamento in cui contesta le annualità in cui hanno operato le partite Iva che beneficiano dell’aliquota del 5%.