L’Agenzia esecutiva EACEA ha pubblicato la nuova call per progetti di cooperazione nell’ambito del programma “Europa Creativa”. Come già anticipato sul nostro portale, per il 2018 verranno finanziate tre categorie di progetti: oltre ai tradizionali progetti di cooperazione di piccola scala e di larga scala verranno sostenuti anche progetti specificamente dedicati al 2018 – Anno europeo del Patrimonio culturale.
Di fatto la nuova call è stata suddivisa in 2 bandi distinti con scadenze diverse:
1) il bando EACEA 32/2017 riguarda il consueto bando annuale di Europa Creativa per il sostegno a progetti di cooperazione europea (piccola e larga scala). Per il 2018 verranno destinati a questi progetti 40 milioni di euro. Il bando rimane aperto fino al 18 gennaio 2018.
2) il bando EACEA 35/2017 è dedicato invece alla nuova categoria di progetti focalizzati sul 2018 Anno europeo del Patrimonio culturale. Questo bando, che dispone di un budget di 5 milioni di euro, ha una scadenza abbastanza ravvicinata: 22 novembre 2017.
Ricordiamo che con l’apertura dei due bandi sono state pubblicate anche le Guidelines: si tratta di un documento unico per i due bandi che fornisce indicazioni dettagliate su tutte e tre le categorie di progetti.
Scheda
Europa Creativa – CULTURA: Bando EACEA 35/2017 per progetti di cooperazione sul 2018 Anno europeo del Patrimonio culturale
Oggetto
Bando nell’ambito del programma Europa Creativa – Sottoprogramma Cultura: sostegno a progetti di cooperazione europea dedicati al 2018 Anno europeo del Patrimonio culturale
Fonte
Ente Erogatore
Commissione europea
Obiettivo
Sostenere progetti che riflettano le finalità e contribuiscano all’attuazione dell’Anno europeo del patrimonio culturale.
Azioni
Sostegno a progetti mirati alle due seguenti priorità:
1) Rafforzare il senso di appartenenza a uno spazio comune europeo.
I progetti punteranno a coinvolgere e/o a far riflettere le persone sul fatto che il patrimonio culturale è un mezzo per sentire o esprimere la propria appartenenza all’Europa e comprendere meglio la ricchezza e l’unicità della sua diversità culturale. I progetti evidenzieranno anche l’importanza della trasmissione del patrimonio culturale europeo alle future generazioni. Incoraggeranno inoltre una più ampia comprensione dei valori insiti nel patrimonio culturale europeo, nonché l’identificazione e la valorizzazione, attraverso il patrimonio culturale in tutte le sue forme, dei valori comuni europei, delle esperienze storiche condivise e dell’eredità artistiche e culturali.
Questi progetti potranno consistere, ad esempio, in:
– cooperazione tra organismi culturali (musei, biblioteche, archivi, teatri, festival, orchestre, archivi cinematografici ecc.), stakeholder del settore del patrimonio e popolazioni locali per sviluppare e diffondere strumenti di mediazione/interpretazione inclusivi, che evidenziano l’importanza europea delle loro collezioni, oggetti o pratiche, con l’obiettivo di stimolare narrazioni innovative e transnazionali per il patrimonio culturale.
– collaborazioni tra organizzazioni culturali di diversi Paesi per sviluppare, in particolare nelle giovani generazioni, un senso di responsabilità comune per il patrimonio culturale tangibile e intangibile di importanza europea. Ciò include la promozione del dialogo interculturale/intergenerazionale..
– cooperazione tra differenti tipi di organizzazioni e/o altri stakeholder del patrimonio culturale per sviluppare azioni volte ad accrescere la conoscenza e a rafforzare la consapevolezza della storia comune dell’Europa. Le azioni dovrebbero aiutare le organizzazioni del patrimonio culturale a dare una dimensione europea alle proprie attività, a sviluppare una cooperazione sostenibile con nuovi partner in altri Paesi e raggiungere un pubblico più ampio.
– programmi culturali e/o esposizioni e/o spettacoli, portati in diversi Paesi e regioni europee, focalizzati sull’esplorare, documentare, diffondere e valorizzare gli aspetti poco rappresentati del patrimonio culturale europeo, nonché attività volte a promuovere valori positivi quali la riconciliazione, il rispetto reciproco, il dialogo e la comprensione interculturale.
2) promuovere il patrimonio culturale quale fonte di ispirazione per la creazione artistica contemporanea e l’innovazione e rafforzare l’interazione tra il settore del patrimonio culturale e gli altri settori culturali e creativi.
I progetti in questo ambito devono:
– promuovere e sviluppare lo scambio di buone pratiche sulla cooperazione intersettoriale in un contesto di sperimentazione creativa e dialogo tra il settore del patrimonio culturale e altri settori culturali e creativi,
– incoraggiare e sviluppare il riutilizzo innovativo del patrimonio culturale, anche per la creazione contemporanea, gli interventi nell’ambiente storico e l’utilizzo dei contenuti del patrimonio culturale digitale da parte dei settori creativi,
– promuovere e potenziare l’uso della cultura e della creatività per meglio preservare, presentare e interpretare il patrimonio culturale, capitalizzando il potenziale delle industrie creative per migliorare la fornitura di servizi culturali attraverso nuovi servizi ad alto valore aggiunto.
Questi progetti potranno consistere, ad esempio, in:
– collaborazioni tra operatori del patrimonio culturale e professionisti creativi allo scopo di preservare e promuovere meglio il patrimonio culturale attraverso le industrie creative, ad esempio mediante l’uso delle tecnologie digitali.
– peer-learning e scambi tra professionisti creativi e artigiani tradizionali, ad esempio attraverso l’apprendistato, le residenze e altri programmi di capacity-building finalizzati a trasmettere know-how e competenze a giovani professionisti. Tali scambi dovrebbero favorire percorsi per la circolazione delle conoscenze e lo scambio di idee e capacità tra settori, generando opportunità di networking per i professionisti e possibilità di sviluppo di progetti comuni.
– progetti comuni tra professionisti del patrimonio, artisti e operatori culturali che esplorano il patrimonio culturale attraverso prospettive contemporanee, comprese le installazioni artistiche in spazi pubblici o progetti artistici innovativi nei siti del patrimonio, che aiutano le comunità a capire e vivere i loro ambienti in modo nuovo, nel pieno rispetto dell’integrità e autenticità dei siti.
Il bando finanzia progetti che coinvolgono almeno 3 partner (il capofila di progetto + almeno 2 partner) stabiliti in 3 diversi Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura. Il capofila di progetto o uno dei partner devono essere stabiliti in uno dei seguenti Paesi ammissibili: Stati UE, Paesi EFTA/SEE.
In questo contesto il patrimonio culturale deve essere inteso come l’insieme delle risorse ereditate dal passato in tutte le sue forme e aspetti: materiale, immateriale, digitale, compreso monumenti, siti, paesaggi, competenze, pratiche, conoscenze e espressioni della creatività umana, nonché collezioni conservate e gestite da enti pubblici e privati come musei, biblioteche e archivi. Viene incluso anche il patrimonio cinematografico.
Nella valutazione delle candidature saranno favoriti progetti che non si concentrano solo su attività di sensibilizzazione/comunicazione, ma che sappiano realizzare un impatto duraturo e siano sostenibili oltre la durata del progetto.
I progetti devono essere basati su un accordo di cooperazione stipulato tra il capofila e i partner.
La loro durata massima deve essere di 24 mesi, con inizio tra gennaio e settembre 2018.
Non sono ammissibili le seguenti attività:
– attività di ricerca o inerenti il settore del turismo collegate al patrimonio culturale
– sondaggi
– conferenze, esposizioni, workshop quali attività centrali dei progetti
Beneficiari
Operatori (pubblici e privati) attivi nei settori culturali e creativi che siano legalmente costituiti con personalità giuridica in uno dei Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura.
Il capofila di progetto deve essere legalmente costituito da almeno 2 anni alla data di scadenza del bando.
Non sono ammissibili come capofila: istituti di istruzione superiore (comprese le università), istituti di ricerca e organizzazioni, fondazioni, associazioni che operano nel settore della ricerca, organizzazioni e associazioni del settore del turismo.
Paesi ammissibili (elenco aggiornato ad agosto 2017): 28 Paesi UE, i Paesi EFTA/SEE (solo Islanda e Norvegia), i Paesi candidati effettivi e potenziali (solo Albania, Bosnia-Erzegovina, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Montenegro, Serbia), Paesi PEV (solo Georgia, Moldova, Ucraina, Tunisia).
Entità Contributo
Il contributo UE può coprire fino al 60% dei costi totali ammissibili del progetto per un massimo di 200mila euro
Modalità e procedura
Per la presentazione dei progetti è necessario registrarsi al Portale dei partecipanti al fine di ottenere un Participant Identification Code (PIC). La registrazione è richiesta per tutti i soggetti coinvolti nel progetto (capofila e partner di progetto). Il PIC sarà richiesto per generare l`eForm (formulario elettronico) e presentare la candidatura online.
In allegato il testo del bando e le relative Guidelines. Ulteriore documentazione necessaria per partecipare è reperibile alla pagina web dell’Agenzia esecutiva EACEA indicata a fondo scheda.
Scadenza
22/11/2017, ore 12 (ora di Bruxelles)
Referente
Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA)
Risorse finanziarie disponibili
€ 5.000.000
Aree Geografiche
UE 28 – Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
Paesi specifici/Regioni specifiche – Come specificato nella scheda
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