Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 218 del 18 settembre 2017, il Decreto 17 luglio 2017 con la concessione di contributi a fondo perduto, in forma di voucher, a favore delle PMI.
Le risorse finanziarie all’attuazione dell’intervento ammontano a euro 20.000.000,00.
Il decreto disciplina la concessione di contributi a fondo perduto in forma di voucher per l’acquisizione, a seguito della sottoscrizione di un apposito contratto di servizio, di prestazioni consulenziali, erogate esclusivamente dalle societa’ di temporary export management attraverso la messa a disposizione di uno o più TEM e finalizzate a sostenere i processi di internazionalizzazione dei soggetti beneficiari, attraverso attività di analisi e ricerche di mercato, di individuazione e acquisizione di nuovi clienti, di assistenza legale, organizzativa, contrattuale e fiscale e di trasferimento di competenze specialistiche in materia di internazionalizzazione d’impresa.
Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI che, alla data di presentazione della domanda, sono in possesso dei seguenti requisiti:
a) essere in stato di attività e risultare iscritte al registro delle imprese;
b) non essere in stato di scioglimento o liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali, quali fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo, amministrazione controllata o straordinaria;
c) risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
d) avere conseguito un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a euro 500.000, con riferimento all’ultimo esercizio contabile chiuso; il possesso di tale requisito non è richiesto per le start-up innovative;
e) non aver beneficiato di un importo complessivo di aiuti «de minimis» che, unitamente all’importo delle agevolazioni concesse a valere sul presente decreto, determini il superamento del massimale di cui all’art. 3, paragrafo 2 del Regolamento de minimis;
f) non rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi all’art. 1 del Regolamento de minimis;
g) non aver ricevuto, per le spese oggetto delle agevolazioni concesse a valere sul presente decreto, altri contributi pubblici che si configurino come aiuti di Stato notificati ai sensi dell’art. 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea o comunicati ai sensi dei regolamenti della Commissione che dichiarano alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno, concessi per le medesime spese, inclusi quelli attribuiti sulla base del Regolamento de minimis;
h) non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.
Possono inoltre beneficiare delle agevolazioni le PMI riunite attraverso la sottoscrizione di un contratto di rete; in tal caso il possesso del requisito previsto alla lettera d), può essere accertato con riferimento alla somma dei ricavi delle vendite e delle prestazioni delle suddette PMI.
Fonte: MISE
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