Gli operatori del settore potranno inviare i loro suggerimenti per migliorare la gestione informativa dei beni culturali della Regione in merito a: beni mobili e immobili (palazzi storici, castelli, siti archeologici, patrimonio librario, opere pittoriche, ecc.), il patrimonio immateriale (le tradizioni culturali, la musica tradizionale, il folklore, ecc.), i luoghi della cultura e gli eventi.

La piattaforma sulla quale inserire i contributi sarà disponibile immediatamente dopo la Fiera del Levante e sarà raggiungibile all’indirizzo: www.sirpac.regione.puglia.it dove sarà anche possibile navigare tra i contenuti della carta”.

“Tutti i suggerimenti potranno essere inviati all’indirizzo: sirpac@innova.puglia.it.

La consultazione sarà aperta per 30 giorni e si concluderà il 20 ottobre. I contributi saranno vagliati nel merito e tenuti in conto nella redazione della versione finale della carta che sarà presentata entro l’anno.

L’aggiornamento porterà alla creazione di un portale differenziato per categorie di utenti (pubbliche amministrazioni, ricercatori e tecnici, cittadini), alla semplificazione delle categorie di classificazione delle schede per facilitarne la consultazione e all’avvio di un processo di catalogazione partecipata con l’aggiornamento costante dei dati da parte del Servizio regionale e dei gestori degli Istituti e Luoghi di cultura.

il cittadino-visitatore potrà conoscere il patrimonio culturale della Regione e sarà sempre informato delle molteplici attività di valorizzazione del territorio svolte dalle istituzioni.

Gli operatori del settore avranno uno strumento comune per la definizione di strategie di governance per la conservazione e il monitoraggio del patrimonio culturale

Gli studiosi e i ricercatori avranno un ausilio didattico scientifico per lo  studio e l’analisi”.

Promossa nel 2007 nell’ambito della redazione del nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale e realizzata da InnovaPuglia, la Carta dei Beni culturali è finalizzata alla pianificazione territoriale, alla tutela, alla ricerca scientifica e alla valorizzazione di tutti i beni immobili e le aree di valore culturale e paesaggistico, localizzati in aree extraurbane già̀ editi o i cui dati siano presenti negli archivi delle  soprintendenze o delle Università. Nella Carta sono presenti 20.965 schede di cui16.317 già pubblicate. Interamente operabile con il sistema nazionale di gestione dei beni culturali, oggi  si muove verso un vero e proprio Ecosistema Digitale della Cultura e del Turismo che permetterà l’alimentazione e la verifica scientifica da parte del Catalogo Nazionale. L’intento è di avere uno strumento per rappresentare lo stato di fruizione dei beni e degli istituti di cultura e per pianificare la valorizzazione e la governance del patrimonio culturale regionale.