“La certificazione unica, introdotta per i professionisti, rischia di trasformare gli artisti in evasori fiscali, nonostante la correttezza delle fatture emesse. Questo perché il governo ignora evidentemente che i lavoratori dello spettacolo hanno una gestione particolare dei contributi, introdotta nel lontano 1947.” Così una nota di Slc Cgil nazionale.
“Da settimane, per evitare questa catastrofe, i sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno inoltrato una richiesta ufficiale di incontro con le Società del Ministero dell’Economia e delle Finanze che si occuperanno della gestione della certificazione unica.”
“Ci auguriamo che questa richiesta sollevi il problema, perché gli artisti in Italia, sia pur resi visibili dalla loro particolare professione, diventano troppo spesso invisibili per il legislatore, che troppo spesso fa incursioni in questo settore, senza tener conto della sua complessità e particolarità – conclude la nota.
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