La CISAC, Confédération Internationale des Sociétés d´Auteurs et Compositeurs, organismo che comprende 230 società di autori ed editori in 120 paesi, ha appena pubblicato l’indagine annuale sugli incassi per diritto d’autore relativa al 2013.
Nonostante la crisi e i grandi cambiamenti nell’economia digitale degli ultimi anni, il collecting dei diritti spettanti agli autori ha raggiunto i 7,8 miliardi di euro raccolti (per più di 3 milioni di autori nel mondo), la stessa cifra totale del 2012, con un aumento però del 4,6% nella raccolta globale, tenendo conto delle fluttuazioni dei cambi. L’Europa è la regione geografica con la maggiore raccolta di introiti per diritti (il 60,6% del totale, con una crescita del 2,3% rispetto all’anno precedente). I paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) hanno avuto una crescita del 30% degli introiti ed oggi generano 1 milione di euro di diritti al giorno.
Gli incassi per diritti dai servizi digitali sono ancora sottostimati per gli autori. Nonostante una crescita del 25% all’anno raggiungendo i 380 milioni di euro raccolti nel 2013, essi rappresentano solo il 5% del totale dei diritti incassati dalla Cisac nel mondo. Per Gadi Oron, direttore della Cisac, “gli incassi per diritti dalle aziende digitali sono molto aumentati nel 2013 e noi siamo molto contenti di ciò. Tuttavia sono ancora bassi e il potenziale di crescita futura è molto significativo. In un mondo sempre più digitalizzato, resta una priorità importante delle società che costituiscono la Cisac assicurare che i creatori di opere dell’ingegno ricevano una più giusta remunerazione nel mercato online”.
E ha aggiunto “Nel 2013 le società d’autori che formano la Cisac hanno confermato ancora una volta l’importanza della gestione collettiva dei diritti degli autori nel mondo. A dispetto delle difficili condizioni economiche in molti mercati, il totale delle royalties raccolte dalla Cisac è rimasto sostanzialmente stabile mentre la crescita del 4,6% della raccolta è un segnale molto incoraggiante per il futuro delle industrie della creatività. Altri segnali positivi sono il salto in avanti del 17% nella raccolta di America Latina & Caraibi e l’aumento dell’8% nei diritti per i repertori audiovisivi”.
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