Dal 1 Aprile 2015, anche per le imprese dello spettacolo (esericizi cinematografici, teatri, associazioni, etc) incombe un nuovo obbligo: quello dell’emissione della FATTURA ELETTRONICA.
Si tratta di inviare la fattura in un nuovo formato “elettronico” (FatturaPA): Conservatori, Fondazioni, Istituti scolastici, Enti pubblici segnaleranno che la fattura cartacea non è più valida con l’invito a produrre la fattura nel nuovo formato. Sottoliniamo che le predette Amministrazioni non possono più accettare le fatture che non siano trasmesse nel formato elettronico e attraverso un nuovo sistema di spedizione (il Sistema di interscambio) e alcun pagamento, nemmeno parziale, potrà essere effettuato sino all’invio delle fatture in formato digitale.
DETTAGLI E PARTICOLARI
1) le fatture emesse alla pubblica amministrazione dovranno essere numerate con una numerazione autonoma, identificata dal suffisso PA (pubblica amministrazione). Per esempio, la prima fattura emessa con la nuova procedura dovrà riportare il numero fattura n. PA/01
2) la numerazione rimarrà invariata nel tempo, ossia, l’anno successivo non ricomincerà da PA/01 2016 ma proseguirà la nunerazione attribuita a partire dal 2015;
3) nelle predette fatture occorrerà indicare obbligatoriamente, oltre ai dati del committente (Teatro X, Codice Fiscale, Partita iva, Indirizzo, eccetera) anche il nuovo riferimento identificativo (specifico ed univoco) dell’Amministrazione, anche recuperabile dal sito indice.pa.gov.it. indispensabile per evitare lo scarto della fattura.
4) la fattura elettronica sarà instradata (trasmessa) mediante il SDI (sistema integrato di interscambio) reso disponibile da Sogei Spa;
5) Il soggetto che si fa carico di inviare la fattura ha anche il compito di conservarla per dieci anni.
INVIO DELLA FATTURA
Per produrre ed inviare la fattura elettronica, ci sono due possibilità:
a) Attrezzarsi per produrre e spedire la fattura direttamente;
b) Rivolgersi ad un provider di servizi esterno (o al proprio commercialista/consulente) e delegare lo specifico adempimento.
La prima soluzione (apparentamente free) è ovviamente macchinosa e, in alcuni casi, piuttosto costosa. Si può, comunque, scaricare dal sito www.fatturapa.gov.it un software appositamente predisposto ed iniziare la gestione: predisposizione della fattura (in excel o in pdf); trasformazione in un nuovo formato (Xml PA); applicazione della firma del documento, utilizzando una smart card (rilasciata dalla Camera di Commercio al costo di 25 euro); inviare la fattura al committente attraverso la posta certificata,
Occorrerrà inoltre conservare il documento per i successivi dieci anni, sempre nel formato elettronico.
L’acquisto di un software ad hoc è consigliabile solo per chi emette grandi volumi di fatture, in quanto l’acquisto del software ed il canone annuale di aggiornamento comporta una spesa di circa 500 euro l’anno.
La seconda soluzione è quella di affidare il servizio al proprio commercialista/consulente o direttamente all’AGIS di PUGLIA e BASILICATA.
In questo periodo, infatti, molti professonisti hanno implementato i loro servizi, introducendo anche la fornitura e la spedizione della fattura in formato elettronico. I costi si aggirano dai 10/15 euro (+ iva) in su, per ogni fattura spedita. oltre al costo di attivazione.
Il nuovo servizio Agis Lavoro per i Soci
A partire da richieste specifiche pervenute agli Uffici, l’Agis di Puglia e Basilicata ha inteso potenziare i servizi di assistenza ai soci, ampliando l’offerta anche alla fatturazione elettronica, contendendo i costi a euro 20,00, una tantum per l’attivazione del servizio, ed ad euro 5,00, per ogni singola fattura.
Sarà sufficiente, in caso di attivazione del servizio, inviare una mail con la fattura in qualsiasi formato, anche a mezzo fax, all’Agis.
Sarà cura dell’Associazione provvedere all’inoltro e alla gestione della fattura in formato digitale.
Senza commenti