“In un arcipelago complesso e variegato come quello del cinema – ha dichiarato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini in occasione della cerimonia di premiazione dei David di Donatello al Quirinale – serve più orgoglio per fare rete come sistema-Paese nello scommettere sulle sue grandi potenzialità”.
“Permangono problemi e questioni aperte – ha proseguito il Ministro nel corso del suo intervento al cospetto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – ma serve anche la consapevolezza dei segnali positivi. Come Governo stiamo cercando di fare la nostra parte. Oggi ci sono condizioni ineguagliabili per i produttori cinematografici. L’Italia oggi è estremamente competitiva sui mercati internazionali perché offre location di struggente bellezza, un’eccellenza produttiva consolidata e vantaggi fiscali significativi. Non a caso appena il governo ha esteso la normativa sul tax credit, le grandi major internazionali sono tornate a girare nel nostro paese”.
“Nel FUS – ha aggiunto il Ministro – quest’anno il cinema avrà a disposizione 106 milioni di euro, cioè il 18 per cento in più del 2014, a cui vanno aggiunti altri 36 milioni di euro per i debiti pregressi che non venivano pagati da anni. Ci sono poi i 115 milioni del tax credit”.
“Per la prima volta – ha sottolineato il Ministro – la produzione audiovisiva destinata alla televisione e al web può beneficiare di un sostegno pubblico diretto a rafforzare la produzione indipendente italiana e ad attrarre investimenti esteri e valorizzare il patrimonio e l’immagine dell’Italia all’estero”.
“Siamo intervenuti anche per difendere le sale – ha ricordato il Ministro – che in tante comunità rappresentano un pezzo dell’identità di un quartiere o di un paese, come nella Giancaldo di Nuovo Cinema Paradiso. Ecco perché abbiamo imposto il vincolo di destinazione sulle sale storiche, e concesso un credito fiscale nella misura del 30% dei costi sostenuti per il ripristino, il restauro e l’adeguamento strutturale e tecnologico”.
“Abbiamo stralciato alcune norme che non avevano bisogno di modifiche legislative – ha ribadito il Ministro – destinando l’aumento delle risorse a interventi mirati: contributi alla distribuzione di film culturali, finanziamento di opere sia di finzione che documentari di autori under 35, più contributi per la programmazione di qualità. E stiamo lavorando al nuovo disegno di legge ascoltando e confrontandoci con tutti i soggetti interessati prima di stendere la norma”.
“Nascerà il Museo dell’Audiovisivo e del Cinema – ha detto poi il Ministro – dove verrà creato anche un laboratorio per il restauro delle pellicole, finalizzato alla salvaguardia dell’enorme patrimonio filmico esistente negli archivi di Cinecittà, del Centro Sperimentale di cinematografia e in molti altri archivi”.
“Tutti tasselli di una strategia, di una scommessa sul cinema – ha concluso il Ministro – un settore che è un ingrediente prezioso della vocazione del nostro Paese, quella nostra peculiare capacità di unire bellezza, creatività e qualità. E’ parte integrante del nostro tessuto produttivo, è industria e allo stesso tempo è arte, emozione, anima, immaginario collettivo”.
“Dobbiamo ragionare in un’ottica europea – ha concluso il Ministro – perché è quella la dimensione minima per poter essere competitivi a livello globale. Ecco perché proprio oggi ho inviato una lettera ai ministri della cultura francese e tedesco, Fleur Pellerin e Monika Grutters, per avviare una strategia comune che permetta all’Europa di acquisire la posizione che merita sui mercati internazionali anche attraverso la creazione e il sostegno a piattaforme digitali europee in grado di contrastare il monopolio di fatto di quelle americane”.
Roma, 12 giugno 2015
Ufficio Stampa MIBACT
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