L’esecutivo ha deciso di intervenire eliminando alcune tasse ed estendendo in altri casi il sistema del credito d’imposta
Il Governo del Canada con un regolamento federale intende eliminare la tassa, introdotta nel 2013, che va a colpire gli artisti stranieri intenzionati a includere il Paese nordamericano negli itinerari dei tour musicali. Inoltre, i ministri dell’Immigrazione e del lavoro hanno intenzione di rimuovere la regola che prevedeva il permesso di lavoro per gli artisti stranieri che si esibiscono nei piccoli club, bar e ristoranti. Saranno eliminati quindi anche il versamento di 275 dollari previsto da parte del gestore della sede in cui si svolge l’evento e dell’organizzatore dell’evento per ogni elemento del gruppo scritturato e di 150 dollari a titolo di permesso di lavoro. L’eliminazione della tassa risponde all’esigenza di favorire un trattamento fiscale omogeneo per tutti gli artisti stranieri, indipendentemente dal tipo di locale.
Cosa prevedeva la tassa
La tassa introdotta il 31 luglio 2013 prevedeva di colpire i tour degli artisti provenienti da oltreconfine intenzionati a includere il paese nordamericano negli itinerari dei loro tour. Nello specifico, il provvedimento interessava tutti gli esercizi che “non avevano la musica come fonte primaria di reddito”, quindi piccoli club, bar e ristoranti, e prevedeva il versamento da parte del gestore e dell’organizzatore dell’evento di 275 dollari per ogni elemento (oltre ai musicisti, anche tecnici del suono, roadie e manager) del gruppo scritturato ai quali andranno sommati altri 150 dollari a titolo di permesso di lavoro. Le disposizioni precedenti, invece, prevedevano solo 150 dollari di tassa ad elemento del gruppo fino ad un massino di 450 dollari. La tassa ha ricevuto critiche poiché sembrava favorire le grandi realtà musicali a discapito delle piccole scene locali.
La tassa introdotta il 31 luglio 2013 prevedeva di colpire i tour degli artisti provenienti da oltreconfine intenzionati a includere il paese nordamericano negli itinerari dei loro tour. Nello specifico, il provvedimento interessava tutti gli esercizi che “non avevano la musica come fonte primaria di reddito”, quindi piccoli club, bar e ristoranti, e prevedeva il versamento da parte del gestore e dell’organizzatore dell’evento di 275 dollari per ogni elemento (oltre ai musicisti, anche tecnici del suono, roadie e manager) del gruppo scritturato ai quali andranno sommati altri 150 dollari a titolo di permesso di lavoro. Le disposizioni precedenti, invece, prevedevano solo 150 dollari di tassa ad elemento del gruppo fino ad un massino di 450 dollari. La tassa ha ricevuto critiche poiché sembrava favorire le grandi realtà musicali a discapito delle piccole scene locali.
Fonte: Fisco Oggi
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