Un incontro estremamente interessante e partecipato quello dei soci di Puglia e Basilicata con il presidente nazionale dell’Agis Carlo Fontana, a Bari pochi giorni fa per la prima volta dopo la sua nomina alla guida dell’associazione.
Introdotto dal segretario regionale Francesca Rossini, che ha presentato in anteprima una bozza del nuovo portale Agis Puglia e Basilicata su cui si sta lavorando in queste settimane con un taglio più editoriale e quindi in grado di offrire un sempre crescente numero di informazioni e servizi al mondo della cultura tout court; l’incontro è stato l’occasione per una seria riflessione su quello che è stato fatto sino ad oggi in Puglia e Basilicata per verificare la coerenza degli interventi con le necessità del territorio e la conformità con le evoluzioni a livello nazionale.
“Sono tante le attività che come sede territoriale Agis abbiamo realizzato – ha riferito Carmelo Grassi da tre anni presidente per Puglia e Basilicata – partendo dagli uffici, sempre aperti e a disposizione di tutti, passando per le consulenze e il sostegno alle imprese dello spettacolo, fino alle battaglie fatte per la tutela dei diritti e delle professionalità del nostro mondo, ultima tra tutte quella per l’abbassamento della tassazione sui luoghi di spettacolo, che ci ha recentemente portato a vedere i comuni di Bari e Lecce ridurre l’IMU. Si tratta di segnali importanti per il nostro mondo, su cui però non dobbiamo mollare e dobbiamo continuare a lottare insieme. Perché solo restando uniti e compatti come abbiamo imparato e stiamo imparando a fare possiamo ottenere dei risultati importanti. In questo senso ci fa piacere la presenza a questo incontro anche del sovrintendente della Fondazione Petruzzelli che come d’altronde altre realtà pugliesi e lucane presenti oggi, ha espresso la volontà di riavvicinarsi, anche grazie all’impegno profuso dal presidente Fontana per il rientro dell’Anfols e le fondazioni lirico sinfoniche in Agis”.
“Una delle necessità fondamentali per l’esercizio cinematografico è certamente quella di continuare a far parte di un’associazione unita che comprenda tutti i comparti dello spettacolo – aggiunge Giulio Dilonardo, da pochi mesi presidente Anec Puglia e Basilicata-. Solo una struttura compatta potrà portare avanti determinate politiche regionali che fino ad oggi non hanno avuto la giusta attenzione e che quindi vadano a sommarsi a quelle egregie condotte fin ad ora. Mi riferisco in particolare ai luoghi di spettacolo a gestione privata considerato che nella provincia la maggior parte dei cinema assolvono anche alla funzione di teatri. Proprio sui luoghi è ormai indispensabile l’intervento della regione puglia in attuazione della legge spettacolo n.06/2004 che prevede il sostegno di interventi di restauro, adeguamento e riqualificazione delle sedi, per trasformarle da semplici luoghi di spettacolo a presidi di cultura sempre aperti sul territorio e in grado di porsi al centro della scena culturale locale. Sul piano delle agevolazioni fiscali, l’auspicio è che anche le altre amministrazioni comunali cui ci siamo rivolti con una nostra azione mirata, seguano l’esempio recente dei comuni di Lecce e Bari con la riduzione dell’Imu per gli esercizi di spettacolo”.
Durante l’incontro sono state poi consegnate due targhe ricordo: una a Franco Punzi, in qualità di presidente del Festival della Valle d’Itria che ha compiuto in questi giorni 40 anni di storia del festival e l’altra allo stesso Fontana, in ricordo della sua venuta in Puglia. Si è parlato poi della necessità di intrecciare quotidianamente cultura e turismo “affinché lo spettacolo non sia considerato solo un momento a sé stante – come riferito da Clara Cottino, presidente della sezione Spettacolo dal Vivo di Puglia e Basilicata – ma abbia un valore forte nella società, che venga riconosciuto anche dal Parlamento e dal Governo. Un sistema che si può creare anche grazie ad una programmazione triennale per chi fa spettacolo dal vivo”
“La Puglia – ha sottolineato Franco Punzi in qualità di presidente di Federmusica/Agis – sta dando una serie di esempi sui servizi che vanno implementati a tutti i livelli Ottimo il lavoro svolto fino ad ora dall’Agis nazionale proprio a favore del Decreto ministeriale a sostegno dello spettacolo dal vivo di prossima uscita ”. Allo stesso modo si sono espressi i presidenti nazionali presenti all’incontro Vincenzo Spera presidente Assomusica e Domenico Dinoia presidente della Federazione italiana cinema d’essai.
“Stiamo cercando di ricostituire una serie di servizi anche guardando alle politiche europee – ha chiosato il segretario generale Agis, Lorenzo Pestellini in carica da poco più di un mese- Faremo formazione su lavoro nello spettacolo e sostegno al reddito, ma anche promozione con una sezione Agiscuola nata con l’intento di potenziare il pubblico diffuso e consapevole che apprezza il mondo dello spettacolo. È il pubblico che ci rende importanti. L’importanza sociale dello spettacolo va fatta capire al mondo politico e all’opinione pubblica. Dobbiamo arrivare a stringere una grande alleanza con il pubblico che allo spettacolo paga due volte: una per il biglietto che acquista e una con il finanziamento pubblico”.
Il ruolo dell’Agis come casa unica dello spettacolo e luogo di confronto permanete non solo con le imprese ma anche con il pubblico e con il mondo degli artisti, è stato fortemente sottolineato da molti altri operatori presenti appartenenti a tutto il mondo dello spettacolo pugliese e lucano che hanno plaudito al lavoro del presidente Carlo Fontana insediatosi da soli dieci mesi al vertice della struttura.
“È bello sentir dire che con questa presenza qui in Puglia si voglia definitivamente porre termine ad una fase di precarietà nazionale per l’Agis e si apra un nuovo percorso che veda la nostra associazione aperta alla collaborazione e al dialogo con il pubblico e con gli artisti – ha commentato alla fine della giornata il presidente nazionale Fontana -. La cultura deve iniziare ad essere intesa come momento qualificante non solo per la crescita sociale del Paese, ma anche sotto il profilo più strettamente economico. L’Italia è il Paese con il maggior numero di beni culturali al mondo e con un comparto dello spettacolo evoluto e differenziato come non esistono da nessuna parte. Questa deve essere una delle chiavi di sviluppo del futuro. Bisogna considerare che spettacolo e beni culturali devono muoversi di pari passo e all’unisono facendo affidamento e appoggiandosi l’uno sull’altro e trasformandosi in elemento fondante della cultura e dello sviluppo del Paese Italia. Ecco perché dobbiamo lavorare bene per un cambiamento efficace che ci tolga dalla costante precarietà che da troppi anni affligge il nostro mondo. Ad oggi abbiamo già sollecitato il ministro Franceschini e ritengo che le premesse per questo cambiamento ci siano tutte e siano davvero delle migliori”.
Senza commenti