La Commissione europea – Direzione generale per la Cooperazione internazionale e allo sviluppo ha aperto un bando per il sostegno al Patrimonio culturale quale vettore di sviluppo economico e sociale dell’Egitto.
Il bando, che ha un budget di 2,5 milioni di euro, intende contribuire a migliorare la protezione e la promozione del patrimonio culturale tangibile dell’Egitto perché diventi un vero e proprio motore locale di sviluppo socio-economico.
Possono presentare proposte progettuali le seguenti categorie di soggetti: ONG, operatori del settore pubblico, attori non statali, autorità locali, organizzazioni (intergovernative) internazionali, operatori economici del settore della cultura, del patrimonio culturale, dell’architettura, della ricerca e sviluppo applicata alla preservazione e promozione del patrimonio culturale, dello sviluppo di servizi, dell’ambiente o dell’integrazione economica e sociale e del turismo con sede in uno dei seguenti Paesi: UE28, Paesi beneficiari di ENI, Paesi EFTA/SEE, Paesi e territori d’oltremare (PTOM), Ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Turchia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia, compreso il Kosovo o Paesi in via di sviluppo che rientrano nella categoria OCSE/DAC dei beneficiari di aiuto pubblico allo sviluppo e che non rientrano nel gruppo G20.
Il proponente può presentare una proposta progettuale da solo o in partenariato con altri soggetti ammissibili. In ogni caso il proponente (in assenza di partenariato) oppure un co-proponente deve essere registrato in base alla legge egiziana oppure deve avere un accordo bilaterale con il governo egiziano.
I progetti devono svolgersi in Egitto.
Il contribuito per progetto può coprire fino al 90% dei costi ammissibili, per un massimo di 1.200.000 euro.
Scadenza: 30/04/2017
Titolo
Oggetto
Bando per il sostegno al patrimonio culturale quale vettore di sviluppo economico e sociale dell’Egitto nel quadro del programma per la crescita economica inclusiva dell’Egitto (IEGP), che, fra le altre cose, promuove la rivitalizzazione dei siti del patrimonio culturale di tutto il paese come elementi chiave di iniziative di crescita economica e di imprenditorialità.
Il patrimonio culturale costituisce una potente forza trainante per lo sviluppo locale inclusivo e svolge un ruolo specifico nella valorizzazione del turismo culturale sostenibile. La valorizzazione economica del patrimonio culturale può avere un impatto diretto sullo sviluppo economico, compresa la creazione di occupazione, sullo sviluppo sociale (compresa la preservazione identitaria, il ruolo educativo, lo sviluppo di conoscenze) e sullo sviluppo ambientale e culturale.
Fonte
Ente Erogatore
Commissione europea
Obiettivo
Migliorare la protezione e la promozione del patrimonio culturale tangibile dell’Egitto perché diventi un vero e proprio motore locale di sviluppo socio-economico, e in particolare:
a. incoraggiare lo sviluppo locale attraverso il turismo e il patrimonio culturale e sostenere lo sviluppo socio-economico sfruttando il ricco patrimonio culturale tangibile del paese;
b. conseguire la sostenibilità indirizzando la gestione verso un approccio partecipativo, garantendo la partecipazione dei cittadini al processo di ripristino dei siti di turismo culturale o dei monumenti di interesse strategico; aumentare il legame fra le comunità locali e il loro patrimonio al fine di rendere più sostenibile la gestione delle risorse culturali;
c. promuovere una gestione efficace e di successo del patrimonio culturale individuando i siti idonei, mettendoli in relazione con i principali stakeholder e con altri aspetti legati al rinnovamento dell’interesse turistico e creando nuovi servizi efficaci per gli utenti finali, ovvero le comunità locali e i turisti.
Azioni
Il bando sostiene azioni riguardanti la riabilitazione, protezione e promozione di siti o monumenti del turismo culturale strategico egiziano e lo sviluppo socio-economico delle aree adiacenti, con il coinvolgimento delle comunità locali.
I progetti riguardanti il recupero di siti o monumenti possono riguardare anche le comunità locali in un processo di sensibilizzazione che porti a un forte senso di attaccamento agli stessi.
Le azioni possono concentrarsi anche sulla formazione professionale che porta allo sviluppo di operatori economici, allo start-up di piccole imprese e allo sviluppo di una consapevolezza sociale locale verso iniziative economicamente sostenibili e rispettose dell’ambiente.
I progetti dovranno:
• contribuire alla rivitalizzazione del patrimonio culturale egiziano che può essere utilizzato come un driver per la crescita sostenibile delle aree urbane e rurali, come fattore di produzione e di competitività e come uno strumento per migliorare l’integrazione socio-economica e le condizioni ambientali,
• proporre nuovi approcci per andare oltre la conservazione, il restauro, la riabilitazione fisica o il riutilizzo di un sito e dimostrare il potenziale del patrimonio come catalizzatore economico, sociale e ambientale per la rigenerazione, lo sviluppo sostenibile, la crescita economica e il miglioramento del benessere delle persone e degli ambienti,
• dimostrare come il patrimonio culturale possa essere un potente motore per la rigenerazione, lo sviluppo sostenibile e la crescita economica, sia nelle aree urbane sia in quelle rurali. Le azioni proposte possono mostrare anche che l’approccio modello/replicatore può essere di successo nel perseguire una rigenerazione urbana e rurale trainata dal patrimonio e contribuire a plasmare il modello su strategie di sviluppo trainate dal patrimonio,
• promuovere il turismo sostenibile, mettendo in relazione il patrimonio culturale con la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità e con l’inclusione sociale ed economica, attraverso un incremento dell’occupazione e delle opportunità di reddito per migliorare il benessere sociale della popolazione,
• incoraggiare nuovi approcci di business rivolti ad attività riguardanti la sistemazione in albergo, i trasporti, l’industria alberghiera, i souvenir e la produzione di artigianato e le visite guidate.
Possono beneficiare di sovvenzioni attività che dimostrino la capacità di dar vita a un ciclo socio-economico virtuoso a favore delle comunità locali e aumentino il valore aggiunto del patrimonio culturale come motore fondamentale per lo sviluppo economico.
Attività possibili (elenco non esaustivo):
• azioni di risanamento e di conservazione che assicurino la protezione e la valorizzazione dei siti archeologici strategici,
• iniziative che garantiscano un maggior impatto economico misurabile del patrimonio come il turismo del patrimonio, le industrie culturali, i redditi da lavoro e famigliari, l’incubazione di piccole imprese, la rivitalizzazione e i valori delle proprietà dei siti archeologici e storici,
• industrie culturali basate sul patrimonio culturale tangibile principalmente di tre categorie:
i) industrie culturali a valle, compreso l’artigianato, il design e l’editoria,
ii) industrie culturali a monte che forniscono servizi di supporto ai musei e ai siti compreso il museo del restauro, il design e la costruzione, l’exhibition design, l’illuminazione, le raccolta fondi e l’organizzazione di mostre,
iii) strumenti di trading commerciale utilizzati dai musei e dai siti archeologici, che aumentano i ricavi e diffondono le informazioni, comprese le licenze delle immagini, il franchising e il noleggio di spazi,
• imprese che portano alla generazione di proventi da attività culturali e iniziative che creano occupazione, riducono la povertà, stimolano lo sviluppo delle imprese, favoriscono gli investimenti privati e generano risorse per la conservazione ambientale e culturale,
• rigenerazione trainata dalla cultura in prima linea nella ristrutturazione urbana e rurale, rigenerazione a base locale e strategie di marketing. Attraverso la creazione di cluster culturali o campagne di rebranding del patrimonio culturale, le industrie culturali e creative contribuiscono alla rigenerazione e alla riabilitazione di siti rinnovati che sono molto spesso situati in aree urbane e rurali depresse.
Beneficiari
Persone giuridiche che rientrano nelle seguenti categorie: ONG, operatori del settore pubblico, attori non statali, autorità locali, organizzazioni (intergovernative) internazionali, operatori economici del settore della cultura, del patrimonio culturale, dell’architettura, della ricerca e sviluppo applicata alla preservazione e promozione del patrimonio culturale, dello sviluppo di servizi, dell’ambiente o dell’integrazione economica e sociale e del turismo.
Possono inoltre partecipare a un progetto anche dei consorzi formati da enti che rispondono ai criteri di eleggibilità indicati e che comprendano anche elementi quali: organizzazioni del settore privato, istituzioni culturali (come gli istituti culturali degli Stati membri dell’UE, le istituzioni accademiche o di ricerca, le organizzazioni, le fondazioni o fondi di investimento finanziari privati.
Il proponente deve essere stabilito in uno dei seguenti gruppi di Paesi: UE28, Paesi beneficiari di ENI, Paesi EFTA/SEE, Paesi e territori d’oltremare (PTOM), Ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Turchia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia, compreso il Kosovo o Paesi in via di sviluppo che rientrano nella categoria OCSE/DAC dei beneficiari di aiuto pubblico allo sviluppo e che non rientrano nel gruppo G20.
Entità Contributo
Il contribuito per progetto può coprire fino al 90% dei costi ammissibili, per un massimo di 1.200.000 euro; non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 350.000 euro. (il contributo richiesto deve in ogni caso essere superiore o pari ad almeno il 30% dei costi ammissibili di progetto)
Modalità e procedura
Il proponente può presentare una proposta progettuale da solo o in partenariato con altri soggetti ammissibili. In ogni caso il proponente (in assenza di partenariato) oppure un co-proponente deve essere registrato in base alla legge egiziana oppure deve avere un accordo bilaterale con il governo egiziano.
Le attività previste dalle proposte progettuali devono coprire una durata compresa fra 12 e 30 mesi e devono svolgersi in Egitto.
Le proposte progettuali devono essere scritte in inglese.
Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti i cui concept note siano stati valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE (ovvero: gli elementi presentati nel concept note non possono essere modificati nella proposta completa).
Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.
La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.
Per illustrare i contenuti del bando il prossimo 5 aprile presso la sede della Delegazione in Egitto si terrà una sessione informativa dedicata (iscrizioni entro il 3 aprile).
Tutta la documentazione per inviare proposte di progetto è disponibile sulla pagina web del bando, indicata negli Indirizzi utili.
Senza commenti