La Direzione Generale Cinema del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo sostiene le attività cinematografiche e audiovisive attraverso contributi diretti (erogazioni) e indiretti (crediti d’imposta). I dati di seguito esposti illustrano il dettaglio dei contributi diretti deliberati e dei crediti d’imposta utilizzati nell’ultimo quinquennio, 2012-2016, aggregati per linea di sostegno.
Nella tabella 1, il sostegno diretto deliberato è articolato in contributi per la produzione di opere ancora in fase progettuale e di opere già
completate, in contributi alla distribuzione e alla esportazione cinematografica, in contributi alle sale cinematografiche, in contributi alla promozione e in contributi agli enti di settore vigilati dalla DG Cinema.
Il sostegno indiretto, riepilogato nella tabella 2, si compone di varie tipologie di credito di imposta, la cui quota maggiore è assorbita dalle misure introdotte dalla legge n. 244 del 24 dicembre 2007, destinate alla produzione di film nazionali e di film stranieri girati in Italia, agli investitori esterni al settore che apportano capitali nella produzione di opere nazionali, alla distribuzione cinematografica e alla digitalizzazione delle sale e, a partire dal 2015, anche alla produzione di audiovisivi destinati alla televisione o al web. Il tax credit per l’audiovisivo è destinato alla produzione di opere italiane realizzate da produttori indipendenti o opere straniere realizzate da produttori esecutivi italiani sul territorio nazionale.
Rientra tra i sostegni indiretti anche il credito d’imposta destinato agli esercenti, previsto dall’art. 20 del Decreto legislativo n. 60 del 26 febbraio 1999.
I dati sui crediti d’imposta sono forniti dall’Agenzia delle Entrate e si riferiscono all’effettivo utilizzo del credito da parte dei beneficiari.
L’andamento dell’intervento pubblico nel quinquennio è rappresentato nella figura 1 in cui si evidenzia la crescita progressiva dell’ammontare complessivo dei sostegni fino al 2015 con un successivo calo nel 2016 a 255 milioni di euro rispetto ai 266 dell’anno precedente. Osservando i dati parziali delle due macro categorie di intervento, nel 2016, la riduzione si è concentrata solo nell’ambito del sostegno diretto che, dopo il picco del 2015 è tornato nella media degli anni precedenti. L’ammontare di risorse utilizzate, invece, nella macro categoria dei crediti d’imposta ha continuato il trend crescente del quinquennio con un leggero incremento nel valore totale di sgravi fiscali usufruiti dai beneficiari.
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