In Europa le idee innovative e lo spirito imprenditoriale non mancano. Una parte significativa delle imprese europee è costituita da start-up, ovvero imprese caratterizzate in genere da rapida crescita, forte propensione all’innovazione dei prodotti, dei processi e dei finanziamenti, grande attenzione ai nuovi sviluppi tecnologici e ampio uso di modelli commerciali innovativi, spesso basati su piattaforme collaborative.
Secondo le stime, se nell’UE il numero di start-up che si espandono fosse simile a quello degli Stati Uniti, si potrebbe creare oltre un milione di posti di lavoro e aumentare il PIL fino a 2.000 miliardi di euro nei prossimi 20 anni. Invece sono ancora troppe le start-up che non riescono a prosperare ed espandersi, limitandosi a sopravvivere dopo la fase critica dei primi 2-3 anni, e molte anche quelle che non riescono a trasformarsi in imprese di più grandi dimensioni.
La Commissione europea è determinata a modificare questa situazione e ad aiutare le start-up a realizzare appieno il loro potenziale di sviluppo, innovazione e creazione di posti di lavoro. A questo scopo ha presentato la nuovaIniziativa start-up e scale-up, con cui intende offrire ai numerosi imprenditori innovativi europei tutte le opportunità per divenire società leader a livello mondiale.
L’iniziativa punta a superare tre principali ostacoli allo sviluppo di start-up che sono stati individuati a seguito di una consultazione pubblica lanciata dalla stessa Commissione lo scorso marzo, ovvero:
– l’accesso ai finanziamenti è il problema primario per gli imprenditori, sia in fase di avvio sia in fase di espansione;
– le start-up che desiderano crescere incontrano ancora troppi ostacoli regolamentari e amministrativi, in particolare nelle situazioni transfrontaliere;
– le possibilità di trovare potenzial partner (investitori, partner commerciali, università…) sono troppo scarse sia per le start-up che per le imprese in fase di espansione (scale-up).
L’Iniziativa start-up e scale-up riunisce una serie di azioni nuove ed esistenti per creare un quadro più coerente che consenta alle start-up di crescere e operare in tutta Europa, ponendo l’accento sui seguenti aspetti:
1. Migliore accesso al credito – Attraverso un nuovo fondo di fondi paneuropeo di capitali di rischio, l’UE fornirà gli investimenti chiave mettendo a disposizione fino a 400 milioni di euro, mentre i gestori del fondo dovranno raccogliere almeno il triplo da fonti private, mobilizzando così finanziamenti per almeno 1,6 miliardi di euro facenti capo a capitali di rischio. Il fondo sarà gestito da uno o più gestori di fondi di provata professionalità ed esperienza e integrerà gli strumenti di finanziamento UE esistenti come il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), il programma COSME per la competitività delle imprese e le PMI e il programma HORIZON 2020 per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione.
2. Una seconda opportunità per gli imprenditori – La Commissione ha presentato una proposta legislativa in materia di diritto fallimentare che consentirà alle imprese in difficoltà finanziarie di provvedere subito a una ristrutturazione in modo da evitare il fallimento. Sarà inoltre più facile per gli imprenditori onesti avere una seconda opportunitàsenza essere penalizzati dall’insuccesso di precedenti iniziative imprenditoriali, in quanto saranno integralmente liberati dal debito dopo un periodo massimo di 3 anni.
3. Dichiarazioni fiscali semplificate – La Commissione è impegnata anche in una serie di semplificazioni fiscali, tra cui la recente proposta di una base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società (CCCTB), volta a sostenere le piccole imprese innovative che mirano ad espandersi oltre frontiera. Esistono inoltre iniziative quali i piani per una semplificazione del sistema IVA dell’UE e l’ampliamento dei prossimi orientamenti sulle migliori pratiche seguite negli Stati membri circa i regimi fiscali per il capitale di rischio.
L’Iniziativa pone inoltre l’accento sulla necessità di aiutare le imprese in questione ad orientarsi sulle nuove opportunità di innovazione con la riforma di HORIZON 2020 e la promozione di ecosistemi in cui le start-up possano entrare in contatto con partner potenziali, come gli investitori, i partner commerciali, le università ed i centri di ricerca. In particolare, le modifiche di HORIZON 2020 mobilizzeranno 1,6 miliardi di euro nel periodo 2018-2020 per dare alle start-up con potenzialità di crescita un sostegno di base per i loro progetti innovativi di punta.
Prossimamente la Commissione adotterà anche una serie di misure volte a sostenere l’utilizzo dei diritti di proprietà intellettuale da parte delle PMI, incluse le start-up, nonché azioni di sostegno all’accesso delle start-up al mercato europeo degli appalti pubblici. In più, l’Enterprise Europe Network (EEN) ) amplierà i suoi servizi per fornire alle start-up servizi specifici di consulenza, prestati da appositi consulenti, riguardanti le possibilità di finanziamento, la creazione di partenariati e le modalità di accesso agli appalti pubblici transfrontalieri.
In allegato il testo dell’Iniziativa. Di seguito alcune schede di approfondimento:
– Scheda informativa: accesso delle start-up ai finanziamenti.
– Scheda informativa: quadro giuridico sui diritti di proprietà intellettuale per le PMI e le start-up
– Scale-up Manifesto
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