La verifica sull’importo complessivo degli aiuti “de minimis”, accordati ad una medesima impresa, va effettuata su tre esercizi finanziari e non su tre anni.
Lo ha chiarito la Corte d’Appello di L’Aquila con sentenza n. 757 del 25/6/2015, risolvendo così un delicato problema interpretativo in merito alle modalità di calcolo degli aiuti che affonda le radici nel regolamento CE 69/2001.
Ora l’Inps, che nelle sue verifiche si è sempre rifatta ad un criterio più restrittivo, dovrà prendere atto della sentenza e adeguarsi alla normativa europea, come fa notare la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro in un comunicato stampa.