E’ operativa la “seconda gamba” del Jobs act, vale a dire la nuova «Agenzia nazionale per le politiche attive», che dovrà favorire formazione e ricollocazione dei disoccupati, giovani e non. Si parte con una dote per il 2017 di 200 milioni, e il governo stima una platea potenziale di “interessati” di circa 500mila lavoratori. Incrociate le banche dati amministrative, Inps, Miur, Entrate, con l’obiettivo di monitorare domanda e offerta, per avere un mercato del lavoro trasparente in tutto il territorio.Le persone in cerca di un impiego potranno iscriversi al sito, e presentare online la dichiarazione di immediata disponibilità (la «Did»), utile anche a ottenere lo status di disoccupato. Gli interessati potranno così attivare un servizio personalizzato d’inserimento nel mercato del lavoro presso i centri per l’impiego, oppure richiedere l’assegno di ricollocazione da utilizzare per servizi di assistenza intensiva, pubblici o privati. Sulla stessa piattaforma le agenzia autorizzate alla somministrazione o all’intermediazione di manodopera potranno richiedere l’accreditamento nazionale.
Il primo atto ufficiale di Anpal sarà l’invio di 20-40mila lettere a disoccupati, percettori di Naspi da almeno 4 mesi, per sperimentare l’assegno di ricollocazione: chi riceverà la missiva potrà ricevere un voucher che, a seconda delle difficoltà di ricollocazione oscilla da un minimo di mille a un massimo di 5mila euro da “spendere” in tutt’Italia per servizi finalizzati al reinserimento nel mondo del lavoro (l’accettazione del voucher non fa venir meno la fruizione della Naspi che ancora residua). Il percorso di politica attiva durerà 6 mesi, prorogabili di ulteriori 6; e la riscossione dell’assegno da parte dell’ente accreditato avverrà in modo “proporzionale” alla tipologia di contratto firmato: l’incasso sarà totale in caso di sottoscrizione di un rapporto a tempo indeterminato o in apprendistato; al 50% in caso di contratto a termine di oltre 6 mesi. Al Sud verrà riconosciuto un terzo del voucher anche in presenza di un contratto da 3 a 6 mesi.
Anpal andrà a regime a metà 2017: da gennaio gestirà anche la decontribuzione al Sud prevista dall’attuale legge di Bilancio. Qui sul piatto ci sono 530 milioni di fondi Ue, che serviranno per riconoscere uno sgravio (fino a 8.060 euro) per i datori meridionali che assumeranno giovani e over25 privi di impiego retribuito da almeno sei mesi.
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