La Fondazione Studi, con l’approfondimento del 24 marzo 2017, risponde al vuoto normativo nato a seguito dell’abrogazione dei voucher voluta con il decreto legge n.25/2017, che ha eliminato questo strumento a partire dal 1° gennaio 2018, consentendone l’utilizzo fino al 31 dicembre 2017. In attesa di un intervento normativo ad hoc, si analizzano le possibili tipologie contrattuali da utilizzare come valida alternativa ai buoni lavoro per regolarizzare i rapporti di lavoro occasionale.
Il documento della Fondazione Studi prende in esame il contratto di somministrazione, le collaborazioni coordinate e continuative ed il lavoro intermittente, comparando i costi – su base mensile e su base oraria – di queste forme contrattuali con quelli derivanti dal contratto di lavoro accessorio per rilevare le differenze ed i vantaggi per il datore di lavoro ed il lavoratore.
Senza commenti