Imprese dello spettacolo e pubblico al centro delle politiche culturali della Regione Puglia, alla quale si chiede anche di chiarire il ruolo di AFC e TPP.

Una “P” da aggiungere all’acronimo che la Regione Puglia ha scelto per la definizione del Piano Strategico della Cultura Pugliese, il “Piiil” (Prodotto, Identità Innovazione, Impresa, Lavoro).

La “P” è quella di “pubblico”, perché una delle sfide più importanti da affrontare, secondo l’AGIS di Puglia e Basilicata (che comprende anche le sigle ANEC per le sale cinematografiche, e ANESV per lo spettacolo viaggiante, oltre allo spettacolo deal vivo e alla danza) è proprio quella di aiutare le imprese dello spettacolo partendo dall’audience development.

 

“Bisogna riportare il pubblico al cinema, a teatro, attuando una politica culturale più popolare, a partire dai giovanissimi – dichiara Giulio Dilonardo, Presidente di AGIS e ANEC Puglia e Basilicata –. La popolazione scolastica regionale è infatti composta da oltre 600mila alunni, dalla scuola dell’infanzia a quella secondaria di secondo grado, ed è qui, con loro, che bisognerebbe intervenire realizzando un piano straordinario per portare la popolazione scolastica della Puglia al centro del sistema culturale, favorendone la frequentazione di cinema, teatri, mostre, con una politica di prezzi popolari”.

Dello stesso avviso il Presidente del settore Spettacolo dal vivo di AGIS Puglia e Basilicata, Vincenzo Cipriano, che aggiunge: “L’apporto delle agenzie è fondamentale per il nostro lavoro, ma ancora più importante diventa chiarire il ruolo delle stesse che a nostro parere deve essere quello di volano di sviluppo per l’intero settore e soprattutto per le imprese culturali pugliesi.  La “P”, tra l’altro, è anche quella di progettualità, sostenere le imprese culturali con tempi certi e regole chiare”.

“Per realizzare tutto questo però occorre operare delle scelte differenti per quel che concerne il modus operandi, soprattutto quello delle due agenzie regionali, Apulia Film Commission (AFC) e Teatro Pubblico Pugliese (TPP), il cui ruolo, d’ora in avanti, non è stato ancora definito dalla Regione Puglia, che pure, in inizio di amministrazione, aveva puntato sulla discontinuità rispetto al passato”, conclude Dilonardo. “L’AGIS continuerà a dialogare con la Regione per gli incontri di partenariato, ma al tempo stesso chiede alla Regione di pensare all’assegnazione diretta delle risorse alle imprese, e di sciogliere la riserva sul ruolo delle agenzie, considerando ad esempio che il TPP non è regolato da alcuna legge regionale (a differenza di AFC) e agisce da soggetto di diritto privato a controllo pubblico e contemporaneamente da soggetto di diritto pubblico quale agenzia speciale. Per lo stesso, tra l’altro, non si procede ad un cambio di gestione da quasi vent’anni”.

   Bari, 16 dicembre 2016

AGIS e ANEC di Puglia e Basilicata