2 per mille alle associazioni culturali: in Gazzetta Ufficiale i criteri per la selezione


Nella Gazzetta Ufficiale n. 95 è stato pubblicato il DPCM 23 marzo 2016 recante “Disciplina dei criteri per la destinazione del due per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, a favore di associazioni culturali, in conformità a quanto stabilito dalla Legge di Stabilità 2016. A tal fine, entro il 10 aprile 2016, le associazioni culturali interessate, costituite da almeno 5 anni, dovranno un’istanza di iscrizione in un apposito elenco.

La misura, contenuta nel “pacchetto cultura” dell’ultima Legge di Stabilità, stabilisce per l’anno finanziario 2016 la possibilità per ciascun contribuente di destinare il 2 per mille dell’IRPEF a favore di un’associazione culturale iscritta in un apposito elenco istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Il medesimo comma 985 prevede un massimale di spesa di 100 milioni di euro per il 2016.
A tal fine, con il decreto in esame, adottato su proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali, di concerto con il MEF sono stabiliti i requisiti e i criteri per l’iscrizione delle associazioni nel suddetto elenco, nonché i criteri e le modalità di riparto delle somme.
Per quanto concerne l’individuazione delle assegnazioni beneficiarie, l’articolo 1 del provvedimento stabilisce che si considerano soggetti aventi diritto alla corresponsione del 2 per mille le associazioni che:
a)abbiano, secondo il rispettivo atto costitutivo o statuto, la finalità di svolgere e/o promuovereattività culturali;
b) risultino esistenti da almeno 5 anni al momento della presentazione della domanda di iscrizione.
In presenza dei suddetti requisiti, le associazioni interessate sono tenute a presentare istanza di iscrizione in apposito registro entro il 10 aprile 2016, esclusivamente per via telematica, mediante apposita procedura accessibile dal sito del Ministero dei beni culturali.
La domanda di iscrizione deve essere accompagnata da una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà sottoscritta dal legale rappresentante del’ente, relativa al possesso dei requisiti, nonché da una relazione sintetica descrittiva dell’attività svolta nell’ultimo quinquennio.
Entro il 30 aprile 2016, il Ministero dei beni culturali renderà disponibile l’elenco delle associazioni sul sito istituzionale; eventuali errori di iscrizione potranno essere corretti entro il 10 maggio 2016.
La trasmissione degli elenchi definitivi relativi ai soggetti ammessi al riparto e a quelli esclusi dovrà avvenire entro il 31 maggio 2016, con pubblicazione sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri e sul sito dell’Agenzia delle entrate.
Il Ministero dei beni culturali effettuerà le verifiche sulla veridicità delle dichiarazioni presentate tramite controlli a campione.
Per quanto concerne le modalità di destinazione del 2 per mille da parte dei contribuenti, l’articolo 2 del decreto dispone che la stessa debba avvenire utilizzando la scheda contenuta nellaCertificazione Unica 2016, nel modello 730/2016 oppure Unico PF.
Il contribuente effettua la scelta indicando il codice fiscale dell’associazione, apponendo la firma nell’apposito riquadro della scheda. Ogni contribuente potrà indicare una sola associazione.
Gli importi relativi alle scelte prive di indicazione del codice fiscale, ovvero recanti un codice fiscale errato o riferibile ad un soggetto non inserito negli elenchi, saranno ripartiti in proporzione al numero complessivo delle scelte ottenute da ciascuna associazione con indicazione del codice fiscale.
L’Agenzia delle entrate, sulla base delle scelte effettuate, trasmetterà alla Ragioneria dello Stato i dati occorrenti a determinare gli importi delle somme spettanti a ciascuna associazione in presenza di importi pari o superiori a 12 euro.

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