Soddisfazione per la tenuta del Fondo unico per lo spettacolo (FUS), nonostante le difficoltà di bilancio dello Stato, è stata espressa dall’Agis in occasione della riunione della Consulta dello Spettacolo svoltasi oggi a Roma, presso il MiBACT.
Nel prendere atto di uno stanziamento per il FUS 2015 pari a 406.229.000 euro, l’Agis, tramite il suo rappresentante in Consulta, Fiorenzo Grassi, ha inoltre espresso apprezzamento per l’annunciata presentazione da parte del Governo, con l’azione del Ministro Franceschini, di un provvedimento sullo spettacolo collegato alla Finanziaria 2015, nella cui prospettiva è stato chiesto al MiBACT di interpellare e coinvolgere le organizzazioni professionali dello spettacolo per indicazioni e proposte.
Il rappresentante dell’Agis ha rilevato che, nell’anno trascorso, in sede parlamentare sono stati già presentati numerosi emendamenti per sostenere e facilitare l’attività delle imprese dello spettacolo dal vivo.
Le riforme preannunciate, e quella in atto per il sistema dello spettacolo dal vivo, necessitano di un più ampio contesto propositivo di principi che l’Agis sta elaborando per presentarlo all’attenzione del ministro Franceschini nel corso di un incontro che è stato richiesto ufficialmente in quest’occasione.
Al Ministro è stato inoltre richiesto di valutare l’opportunità di un intervento urgente in sede di attuazione della riforma della Pubblica Amministrazione perché gli organi direttivi delle Istituzioni culturali dello Spettacolo possano continuare ad operare nelle forme e nella modalità dovuta avvalendosi di donne ed uomini in quiescenza che recano un prezioso e qualificato contributo professionale per il miglior assolvimento della funzione culturale e sociale di tali Istituzioni.
Nel corso della riunione l’Agis ha manifestato solidarietà a quei settori dello spettacolo che hanno registrato un decremento sulla quota FUS 2015, come le fondazioni lirico sinfoniche, le attività circensi e di spettacolo viaggiante.
Infine per l’Agis è significativo che sia stata data concreta attuazione alla riforma dello spettacolo dal vivo, avviata con il decreto ministeriale del luglio 2014, con la specifica destinazione di risorse a nuove voci come residenze, under 35, progetti multidisciplinari, progetti speciali e azioni di sistema.
Fonte Agisweb
Senza commenti