Il Consiglio di Stato, con sentenze n. 5035 e 5036 del 30 novembre, ha annullato le pronunce del TAR Lazio che avevano ritenuto illegittimo il decreto del Ministero dei beni culturali 1° luglio 2014 (cd. “decreto FUS”), contenente nuovi criteri per l’attribuzione di fondi a coloro che operano nel settore dello spettacolo dal vivo.
Il Consiglio di Stato – si spiega in una nota – ha negato la natura regolamentare del decreto ministeriale: si tratta di un atto amministrativo generale, emanato legittimamente dallo Stato in attuazione del principio di sussidiarietà. Il rispetto del principio di leale collaborazione con le Regioni è assicurato, difatti, nella fase di esercizio delle funzioni amministrative di attuazione, in linea con la giurisprudenza della Corte costituzionale.
La sentenza del Consiglio di Stato
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