Dopo l’invito a regolarizzare la posizione entro 15 giorni inviato qualche giorno fa alle aziende che risultano irregolari, Inps ha notificato un ulteriore invito in cui concede ulteriori 30 giorni per la regolarizzazione.
Inps ha inviato un messaggio interno alle proprie sedi (n. 45482 del 5 giugno 2015) che sintetizza l’iter che sarà seguito per la verifica della regolarità contributiva:
- i soggetti abilitati attiveranno la verifica indicando nella procedura dedicata il codice fiscaledel soggetto da verificare;
- nel caso in cui gli archivi dell’INPS, dell’INAIL e delle Casse Edili non rilevino inadempienze, la procedura genererà automaticamente un Documento attestante la regolarità;
- nel caso in cui gli archivi dell’INPS rilevino irregolarità, la Sede territorialmente competente dovrà controllare immediatamente e comunque non oltre le 72 ore dalla istanza di verifica, nel rispetto di quanto richiesto dal Ministero del Lavoro, se le inadempienze segnalate sono reali o se sono l’effetto di evidenze di archivio non corrette. In questo secondo caso, la Sede, “forzando” quanto evidenziato dalle procedure, secondo le modalità già in uso nella procedura DurcInps, attesterà la regolarità del soggetto verificato;
- nel caso in cui l’inadempienza risulti confermata, la Sede territorialmente competente nel medesimo termine – 72 ore dall’istanza di verifica – attiverà il procedimento di comunicazione dell’irregolarità, che assegna al soggetto inadempiente almeno 15 giorni per la regolarizzazione, con modalità analoghe a quanto già previsto nella procedura DurcInps;
- l’eventuale regolarizzazione determinerà il rilascio dell’attestazione di regolarità, mentre la mancata regolarizzazione avrà come conseguenza la comunicazione dell’esito negativo della verifica;
- l’intero iter di definizione dovrà necessariamente essere completato entro 30 giorni
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