Regolamento generale dei regimi di aiuto in esenzione n. 17 del 30 settembre 2014 e s.m. e i. (in attuazione del Regolamento (CE) 651/2014 del 17.06.2014) – Titolo VI – “Aiuti per la tutela dell’ambiente” – Avviso per la presentazione delle istanze di accesso ai sensi dell’articolo 6 del Regolamento [Scarica .pdf – 11,14 Mb] [Gli Allegati]
Scheda Titolo VI – “Aiuti per la tutela dell’ambiente”
Questa scheda contiene alcune informazioni sullo strumento finanziario “Titolo VI – “Aiuti per la tutela dell’ambiente” rivolto a microimprese, imprese di piccola dimensione e medie imprese che intendano realizzare un investimento nel territorio della Regione Puglia.
L’obiettivo di questa scheda è fornire un primo orientamento su questa opportunità.
Nota bene: le informazioni presenti in questa scheda sono puramente indicative e potrebbero subire variazioni. Invitiamo tutte le persone interessate a prendere visione del bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia del 04/06/2015 n. 77, sul sito www.pugliasviluppo.eu e sul sito www.sistema.puglia.it
Chi può richiedere l’agevolazione?
Possono richiedere l’agevolazione: le microimprese, le imprese di piccola dimensione e le medie imprese, come da definizione di cui alla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione del 6 maggio 2003, che intendono realizzare una iniziativa nell’ambito di uno dei codici Ateco ammissibili della “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007” elencati nell’allegato dell’Avviso Pubblico.
I soggetti proponenti alla data di presentazione della domanda di agevolazione devono essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle Imprese.
Quali attività posso realizzare con l’aiuto Titolo VI – “Aiuti per la tutela dell’ambiente”?
Con il “Titolo VI – “Aiuti per la tutela dell’ambiente” si possono realizzare interventi in unità locali ubicate nel territorio della Regione Puglia e riguardanti:
- efficienza energetica;
- cogenerazione ad alto rendimento;
- produzione di energia da fonti rinnovabili fino a un max del 60% dell’energia consumata mediamente nei tre anni solari antecedenti la data di presentazione della domanda e, comunque, fino al limite massimo di 500 kW. Al limite del 60% concorre la produzione da sistemi da fonti rinnovabili eventualmente già presenti nel sito.
I progetti di investimento devono obbligatoriamente prevedere la tipologia di intervento di cui alla lettere a) con un minimo del 2% di risparmio di energia primaria.
Per “Risparmio di energia” si intende, con riferimento alle tre Linee di finanziamento:
- Linea Efficienza Energetica – Riduzione annuale dell’energia consumata (in tutte le sue forme) nel sito di interesse, a pari condizioni di esercizio industriale/aziendale (invarianza numero di pezzi di prodotto finito, invarianza periodo di riscaldamento/raffrescamento, invarianza giorni di lavoro, etc.), e a regime, qualsiasi sia la modalità della produzione dell’energia consumata (autoprodotta da fonte tradizionale, autoprodotta da fonte rinnovabile, acquistata da terzi, fornita al sito tramite le reti nazionali o locali di adduzione dei vettori energetici, etc.).
- Linea Cogenerazione Ad Alto Rendimento – Riduzione annuale del prelievo di energia primaria dalle reti di adduzione dei vettori energetici a pari condizioni di esercizio industriale/aziendale (invarianza numero di pezzi di prodotto finito, invarianza periodo di riscaldamento/raffrescamento, invarianza giorni di lavoro, etc.) e a regime;
- Linea Fonti di Energia Rinnovabile – Riduzione annuale del prelievo di energia primaria dalle reti di adduzione dei vettori energetici a pari condizioni di esercizio industriale/aziendale (invarianza numero di pezzi di prodotto finito, invarianza periodo di riscaldamento/raffrescamento, invarianza giorni di lavoro, etc.) e a regime. […]
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